giovedì 22 novembre 2012

ARTE: L'Italia di Le Corbusier



L'ITALIA DI LE CORBUSIER
Dal 18 ottobre al 17 febbraio 2012
al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (via Guido Reni, Roma)

L'esposizione mette in risalto il rapporto tra Le Corbusier e l'Italia tra il 1907 e il 1965, ripercorrendo in ordine cronologico gli avvenimenti e i progetti più importanti del noto architetto.
Più di seicento disegni, acquarelli, testimonianze di viaggio, fogli di corrispondenza con Pier Luigi Nervi, dipinti e fotografie originali documentano la formazione, il lavoro e la poliedricità di Charles-Édouard Jeanneret, in arte Le Corbusier.
La mostra pare un sentiero incantato. L'allestimento, infatti, è ben congegnato, i toni del legno chiaro si mischiano ai vivi colori pastello ed in poco spazio viene rappresentato al meglio questo grande architetto, urbanista, designer, pittore, scultore e homme de lettres che ha innovato l'architettura del Novecento. Ma iniziamo il nostro percorso all'interno.

Il primo approccio, che ci viene presentato, risale al 1907 e al 1911, quando Jeanneret compie i primi due viaggi formativi in Italia. Viene a studiare l'arte e la decorazione architettonica del XII e XIII secolo e l'urbanistica della civiltà romana, rimanendo particolarmente colpito dalla scoperta di Pompei, Roma antica e Villa Adriana.

Dieci anni dopo torna a Roma e nel 1922 visita anche Venezia e Vicenza per studiare Palladio. Ma ormai non è più un giovane apprendista. Agli inizi degli anni Venti, infatti, ha aperto uno studio a Parigi e ha fondato la rivista L'Esprit nouveau, insieme al pittore Amédée Ozenfant. In questi anni, inoltre, le ricerche puriste del maestro si avvicinano a alle Nature morte di Carrà e Morandi, per gli oggetti raffigurati e la costruzione spaziale semplificata. E proprio alcuni splendidi quadri di questi pittori italiani ci vengono mostrati durante il percorso.

Inizialmente contrastato dagli accademici per lo stile rivoluzionario, il suo talento viene ben presto riconosciuto. Pubblica il libro manifesto Verso una Architettura ed espone il progetto di una Città per Tre Milioni di Abitanti, influenzando gli architetti di tutto il mondo, compresi quelli razionalisti italiani.
Negli anni Trenta, però, l'Italia è dominata dal regime fascista, dal quale Le Corbusier cerca di ottenere l'incarico per realizzare La Ville radieuse, ossia una nuova città nel Lazio di nome Pontinia. Tuttavia, non riuscirà nel suo intento ed il fallimento della realizzazione ne farà scaturire una pubblicazione sulle problematiche connesse a tale progetto nel 1935.

Nel dopoguerra Le Corbusier si dedica alla ricerca dell'integrazione delle arti plastiche, pittura e scultura con l'architettura. Sperimenta il sand casting con Costantino Nivola e realizza due sculture in vetro di Murano. Mentre nel 1963, verrà allestita la prima mostra italiana dedicata al maestro svizzero francese.

Infine, la mostra e il rapporto con l'Italia si conclude con due imponenti progetti mai realizzati: il Centro di calcolo elettronico a Rho e il nuovo ospedale di Venezia.

Per coloro interessati: giovedì 29 novembre si terrà l'incontro “Tre ore con Le Corbusier” con Francesco dal Co all'Auditorium MAXXI, ingresso libero

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